| 
 Pregiatissimo dr. Pelanda, 
          mi riferisco all'editoriale "PUNTI
          FERMI" apparso su "Il Giornale" il 25 giugno scorso, e
          mi complimento con Lei per l'analisi dura ma vera che ha effettuato, e
          che condivido in pieno.
         
          Ho 40 anni, sono funzionario di banca, e
          sono diventato missino a 16 anni, più per anti-comunismo che altro.
          Non vado a votare da 5 anni, dopo esser stato un attivista del
          partito, e questo perchè sono schifato dal comportamento dei politici
          che purtroppo pensano troppo ai loro interessi e pochissimo a quelli
          del Paese.
         
          Le dirò che ora però l'incazzatura è
          tale, soprattutto verso AN ed UDC, che ho deciso di togliere per
          sempre il mio voto al partito di Fini.
         
          E' proprio vero, per un misero 1%
          guadagnato, statalisti del calibro di Alemanno sono pronti a buttare
          tutto a mare certi di rappresentare quei 4 parassiti assistiti che li
          hanno votati, ma non si rendono conto che il ricco e produttivo Nord
          Est ne ha le tasche piene di questi teatrini, della burocrazia,
          dell'assistenzialismo, e così facendo guadagnano un voto per perderne
          5, ma il bello è che se si finisce all'opposizione, ci si rimane per
          50 anni, e chi la sdogana più Alleanza Nazionale???
         
          Sono davvero abbattuto, mi cadono le
          braccia a vedere che si stanno cercando tutti i mezzi per frenare il
          cambiamento, si sta evocando addirittura il ritorno al proporzionale.
         
          Se Berlusconi durante i primi 100 gg
          avesse fatto una riforma delle pensioni seria, non una slavarita come
          quella che forse prenderà vita il 19 luglio, se avesse fatto passare
          l'art. 18 alla faccia di quei comunisti che vivono al di fuori dalla
          realtà, se avesse tagliato le spese inutili a molti ministeri ed enti
          che molto consumano e poco producono, avremmo già ora dei grandi
          benefici e saremmo il traino dell'Europa, invece no, bizantinismi e beghe
          clientelari, poche riforme vuote e, bisogna ammetterlo, molti
          provvedimenti pro Berlusconi.
         
          Perchè non si valorizza il turismo, le
          opere d'arte, le piccole e medie imprese, la ricerca, le nuove
          iniziative private, nuove centrali (anche nucleari) e si parla invece
          di contributi a pioggia, di scaloni che saranno a regime tra molti
          anni, di generici aiuti au Sud che poi finiscono nelle mani della
          crimnalità organizzata???
         
          Il colmo è che a sinistra non c'è
          nessuno di presentabile, e anche se ci fosse sarebbe ostaggio di
          Bertinotti e Diliberto, e stiamo pian piano consegnando loro su un
          piatto d'argento la possibilità di governare dal 2006, ad una
          coalizione quindi che applicherà delle regole di mercato bocciate
          dalla storia il 9 novembre dell'89. Speravo tanto di non finire nelle
          loro mani, ma dei galletti vanitosi (Fini e Follni) ed un leader
          troppo pieno di sè (Berlusconi), stanno trasformando in realtà
          quello che fino a poco tempo fa credevo impossibile.
         
          Ogni popolo ha il governo che si merita.
          Che Dio ci assista!
         
                      
          La saluto con stima.
         
                          
          Marco Nardon.
         
                             
          Trento.
         
 |