05/07/2004

Pregiatissimo dr. Pelanda,

 
mi riferisco all'editoriale "PUNTI FERMI" apparso su "Il Giornale" il 25 giugno scorso, e mi complimento con Lei per l'analisi dura ma vera che ha effettuato, e che condivido in pieno.
Ho 40 anni, sono funzionario di banca, e sono diventato missino a 16 anni, più per anti-comunismo che altro. Non vado a votare da 5 anni, dopo esser stato un attivista del partito, e questo perchè sono schifato dal comportamento dei politici che purtroppo pensano troppo ai loro interessi e pochissimo a quelli del Paese.
Le dirò che ora però l'incazzatura è tale, soprattutto verso AN ed UDC, che ho deciso di togliere per sempre il mio voto al partito di Fini.
E' proprio vero, per un misero 1% guadagnato, statalisti del calibro di Alemanno sono pronti a buttare tutto a mare certi di rappresentare quei 4 parassiti assistiti che li hanno votati, ma non si rendono conto che il ricco e produttivo Nord Est ne ha le tasche piene di questi teatrini, della burocrazia, dell'assistenzialismo, e così facendo guadagnano un voto per perderne 5, ma il bello è che se si finisce all'opposizione, ci si rimane per 50 anni, e chi la sdogana più Alleanza Nazionale???
Sono davvero abbattuto, mi cadono le braccia a vedere che si stanno cercando tutti i mezzi per frenare il cambiamento, si sta evocando addirittura il ritorno al proporzionale.
Se Berlusconi durante i primi 100 gg avesse fatto una riforma delle pensioni seria, non una slavarita come quella che forse prenderà vita il 19 luglio, se avesse fatto passare l'art. 18 alla faccia di quei comunisti che vivono al di fuori dalla realtà, se avesse tagliato le spese inutili a molti ministeri ed enti che molto consumano e poco producono, avremmo già ora dei grandi benefici e saremmo il traino dell'Europa, invece no, bizantinismi e beghe clientelari, poche riforme vuote e, bisogna ammetterlo, molti provvedimenti pro Berlusconi.
Perchè non si valorizza il turismo, le opere d'arte, le piccole e medie imprese, la ricerca, le nuove iniziative private, nuove centrali (anche nucleari) e si parla invece di contributi a pioggia, di scaloni che saranno a regime tra molti anni, di generici aiuti au Sud che poi finiscono nelle mani della crimnalità organizzata???
Il colmo è che a sinistra non c'è nessuno di presentabile, e anche se ci fosse sarebbe ostaggio di Bertinotti e Diliberto, e stiamo pian piano consegnando loro su un piatto d'argento la possibilità di governare dal 2006, ad una coalizione quindi che applicherà delle regole di mercato bocciate dalla storia il 9 novembre dell'89. Speravo tanto di non finire nelle loro mani, ma dei galletti vanitosi (Fini e Follni) ed un leader troppo pieno di sè (Berlusconi), stanno trasformando in realtà quello che fino a poco tempo fa credevo impossibile.
Ogni popolo ha il governo che si merita. Che Dio ci assista!
 
             La saluto con stima.
 
                 Marco Nardon.
                    Trento.