Padova, 5 Luglio 004
A voglia di leggere il mio
lenzuolo ? Caro Dottor Pelanda, dopo aver letto il Suo articolo su il
Giornale di oggi, mi domando e mi ripeto,
come darLe torto ?. A parte il fatto che per le questioni in
corso, di cosa stia accadendo politicamente
ad alcuni Partiti
della nostra Cdl da più di
un anno a questa parte, mi sono imposto un rigoroso “silenzio
stampa”, della serie <….un
po’ per celia e molto per
non morire……>, mi
permetto di domandarLe due cose tra il serio ed il faceto: 1°
) – In coscienza, reputa positivo il momento scelto da alcuni partitini,
dopo le elezioni Amministrative testè svolte e conseguenti risultati,
per sconvolgere a tal punto quegli accordi tra Loro discussi,
concretizzati e
pattuiti anni or sono, per dare inizio ad una Coalizione di Governo, in
quelle “Officine di lavoro” dove
parlavano di cambiare l’Italia e dare una decisiva svolta,
per liberarla dal
giogo dei Paesi Comunisti,
ad indirizzo Marxista, cartista, massimalista, nichilista,
populista, retaggio di epoche non lontane
?; non ci stiamo godendo ancora Cossutta e Bertinotti ?. Dove è finita quella unione di intenti
comune nella coalizione, che doveva prevalere sugli interessi delle
singole e pur lecite identità interne ai partiti stessi ?; dove
finiranno i nostri voti preferenziali, profusi a braccia aperte, nelle
elezioni politiche del 2001 se continueranno queste litigiosità ?; ma
quei partitini che ci hanno sconvolto,
sanno di sperperare un patrimonio di voti e di maggioranze, mai
concretizzatisi nei governi della nostra Repubblica ?; possibile
che non abbiano ancora capito che per cambiare volto all’Italia non
serve una sola Legislatura ?. 2°) Come pensa che il villano, il
cittadino, l’elettore comune, per esempio di Gallipoli, possa aver
recepito le Sue dotte parole, come
<…la riforma fiscale richiede una
composizione tra la visione tecnica e politica del
liberismo e quella delle tutele sociali…..> ?; sono
certo che neppure”il Massimo” ne abbia
colto il significato. Il cittadino, secondo me, quello di Gallipoli
e dintorni in particolare, ha bisogno di semplicità di idee, di
comunicabilità, di comprendere che nell’ economia, la riduzione delle
tasse è necessaria ed urgente, che la sicurezza venga garantita a
tutti, che la Legge, la Magistratura,
la Polizia, i Carabinieri, siano dalla sua parte; che in
Italia, nelle nostre Città, nelle nostre contrade, nelle nostre case,
c’è bisogno di semplicità politica, di chiarezza, di sicurezza di
arrivare alla fine del mese;
lo so che non scopro nulla di nuovo; questo per dire che le
litigiosità da cortile si pagano, eccome. Ma Fini, Follini, Calderoli ( in mancanza
temporanea di Bossi) se lo sono scordato questo assunto dogmatico ?; non
sono loro ed unicamente Lo- ro, i politici politicanti della coalizione
?; Il Presidente Berlusconi, nonostante gli errori, ha avuto il grande merito di denunciarlo in partenza,
dichiarandosi sempre di non considerarsi
un “politico di razza” ,
bensì un imprenditore, compresi pregi e difetti, confidando
nelle persone che aveva scelto e che ora si stanno comportando come dei
Giuda iscariota. Secondo Lei, Dottor Pelanda, i voti degli elettori, come si conquistano ?; nella
maniera e forma di come si sta comportando Berlusconi, tentando di
portare a termine il suo programma di Governo, oppure come ha fatto D’Alema,
il Massimo che, secondo i suoi kompari di falce e martello, ha compiuto
il beau-gest, dimettendosi, a mio avviso, invece, per paura di affrontare
la realtà che io chiamo, senza se e senza ma,
codardia, falsità, di un leader che per non perdere la già
persa faccia, si è eclissato
nel ventre di “Icarus”, attendendo che torni
la bonaccia ?. P.S. So di aver esposto il fianco ad una frase che mi attendo dal Suo acume di Uomo di spirito <….è questo il suo rigoroso silenzio stampa…..>.(ma se fosse stato un discorso politico, non avrei scritto in questo modo). Con la stima di sempre, suo
Edoardo
Argentino -Padova
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