21/08/2003

sono Gianni Toffali di Verona, allego mia riflessione sugli OGM.

 

 

All'alba del terzo millennio, un nuovo spettro sembra disturbare il sonno degli italiani: gli OGM, oscuro acronimo geroglifico che inquieta non meno della misteriosa sigla UFO. Eppure di contagiati, di malati o di trapassati non se ne sono visti, ciononostante l'incubo regna incontrastato! Sino ad oggi, nessun autorevole studio scientifico ha potuto dimostrare che la modificazione genetica delle piante sia dannosa per la salute degli esseri umani. Gridare al Lupo, suona quindi strumentale! Purtroppo a sostenere le irragionevoli ragioni di chi diffonde disinformazione è anche quella falsa convinzione presente nell'immaginario collettivo, per cui tutto ciò che proviene dalla natura (quindi naturale) sia necessariamente buono, niente di più falso. La natura in se, non è ne buona ne cattiva, bensì neutra. Lasciata a se stessa, la natura degraderebbe nell'entropia e al caos indifferenziato. Senza l'intervento dell'uomo le specifiche coltivazioni  non esisterebbero. Si è mai visto nel bel mezzo di una giungla un campo di frumento o un vigneto doc di alta qualità? La natura buona è solo una romantica leggenda metropolitana! Non a caso l'uomo, nel corso dei millenni, ha sempre scelto, selezionato e perfezionato i prodotti della terra, seppure con tecniche primitive e rudimentali, oggi, con l’evoluzione della scienza e della tecnica non si fa altro che continuare in quella direzione. Il paradosso è che chi diffida degli OGM si nutre quotidianamente di frutta e verdura irrorata da anticrittogamici, pesticidi e veleni di ogni sorta, con buona pace di produttori e rivenditori esentati dall’obbligo di indicare sulle etichette i veleni impiegati. “Inconvenienti”che sarebbero del tutto eliminati con l’avvento delle tecnologie OGM. Per non parlare poi, dell’utilità che ne ricaverebbero i paesi poveri privi di acqua e di prodotti atti alla sana crescita delle piante. Chi si nasconde allora dietro chi fomenta queste fobie collettive con vere e proprie campagne di “terrorismo” psicologico? Davvero una galassia molto ampia. In primis, alcune (non tutte ovviamente) organizzazioni ecologiste anticapitaliste, che non potendo demolire tout court il sistema liberal-capitalista, si accontentano di colpire le multinazionali che finanziano le ricerche OGM, additandole come nuove streghe dell’era moderna. Anche la stessa Unione Europea per evitare cadute del mercato interno, in seguito alla penetrazione di questi prodotti a prezzi più bassi provenienti dal mercato americano (maggiori produttori mondiali OGM), ha tutti gli interessi per impedirne la diffusione. Pure a livello regione o locale, i prodotti OGM costituirebbero un pericolo alla valorizzazione dei prodotti tipici, cosiddetta tipicità. Nonché le grandi industrie chimiche, che non venderebbero più i loro veleni, con l’attuale sistema produttivo, oggi più che mai necessari. Evidentemente, erigersi a paladini della salute pubblica è ritenuta per tutti gli “attori” anti-OGM, un’efficace strategia di tornaconto immediato. Peccato che a rimetterci siano solo i consumatori, che con siffatta disinformazione, non possono scegliere liberamente cosa mettere nel loro piatto. Gli OGM non sono mostri, ma risorse insperabili per il futuro, i mostri, quelli veri, si alimentano di paure irrazionali, di atavica memoria.

Gianni.Toffali@inwind.it  Dossobuono Verona