14/08/2003

In un suo articolo apparso sul Giornale in questi giorni, Lei espone vari argomenti a favore del coinvolgimento della Turchia nell' Europa ecc. ecc.

Purtroppo nessun cenno (come non ne vengono da nessun'altra parte) alla necessità di un atto riconoscitivo del genocidio armeno, condizione sine qua non per ammettere la Turchia a qualsivoglia iniziativa europea.
Senza di che, il tutto appare (a noi sensibili alla cosa per un motivo o per l'altro) come un cinico mercanteggiamento che assolve o fa finta di niente con chi ha ucciso 1.600.000 cristiani non ammettendo, per di più, di averlo fatto.
Un' Europa cristiana corteggia chi ha trucidato un intero popolo cristiano stendendo un velo pietoso e ammiccando furbescamente: la mia profonda conoscenza della mentalità dei musulmani mi rende sicuro che essi se la ridono e ci considerano deboli, in quanto rispettano soltanto coloro che li bastonano.
Viene amaramente da pensare che forse tale cifra non sia valida perchè un genocidio venga presa in considerazione, ma purtroppo gli Armeni non erano così numerosi da potersi fare eliminare in almeno 6 milioni: in fondo è colpa loro ...!
Nello scusarmi per questo sfogo, porgo distinti saluti.
Sergio Masperone