01/08/2001

Caro Pelanda,
 come  avevo già scritto, la dimostrazione della contiguità tra violenti e
 non violenti all'interno della sinistra è e rimane SOLO di facciata!
 Il documento che segue è stato prelevato direttamente dal sito
 www.tutebianche.org, è lì da consultare. Qualcuno, in Parlamento, se n'è
 accorto?

 "***Contro l'accerchiamento del Black Bloc***
 Author: Tute Bianche Bologna & Wu Ming (---.---.---.---)
 Date:   06-19-01 03:02

 CONTRO L'ACCERCHIAMENTO DEL BLACK BLOC

 Il Black Bloc e' una cosa seria. Non puo' essere banalmente identificato
con atti vandalici e devastazioni irrazionali. E' una rete di gruppi di
 affinita' - prevalentemente (ma non esclusivamente) anarchici e
libertari -
 diffusi nell'Europa continentale e in Nord-America. Esiste da anni,
elabora strategie e tattiche ed e' disponibile a cambiarle in relazioni ai
contesti, alle alleanze e agli obiettivi da perseguire. Va precisato che in Italia
il Black Bloc non esiste ne' mai e' esistito.
 Come dimostra la storia recente del movimento, il Black Bloc non e' una
 realta' statica e si misura con pratiche differenti, lasciandosi
 contaminare, come si e' visto a Quebec City: durante la contestazione al
 vertice ALCA/FTAA, ha agito nel massimo rispetto della citta' e dei suoi
 abitanti, concentrando le energie nell'abbattimento del "Muro della
 Vergogna". Inoltre ha scelto di mutuare simboli e pratiche delle tute
 bianche, e ha agito di concerto con gli altri gruppi di affinita' presenti
 nella piazza [cfr.
 http://www.wumingfoundation.com/italiano/Giap/giap38-39.html].
 A Goteborg, al contrario di quanto s'immagina, il BB si e' relazionato
alle tute bianche e ha deciso di muoversi all'interno di una cornice comune
 condivisa anche dai pacifisti. I problemi sono iniziati quando la
stragrande maggioranza degli attivisti con ruoli di portavoce e responsabilita' di
 coordinamento sono stati arrestati "a scopo preventivo" durante il raid
 poliziesco di giovedi' sera. La mattina dopo, la polizia ha tagliato il
 corteo in due parti, isolando e caricando uno spezzone di manifestanti
 etichettato come "Black Bloc". A questi ultimi non e' rimasto altro che
 difendersi con quello che trovavano, e singoli dimostrantii hanno infranto
 alcune vetrine (sono le immagini che le tivu' di tutto il mondo hanno
 trasmesso a nastro continuo).
 Dire che a rompere le vetrine e' stato il Black Bloc e' come dire che a
 gettare la molotov sull'Eurostar e' stato Gaetano Bresci.
 Con cio' non intendiamo dire che il Black Bloc non abbia mai sfondato una
 vetrina. A Nizza, come confermato dalle cronache del "Corriere della
Sera",
 furono colpite le sedi di tre banche e di alcune grandi multinazionali.
 Nessun piccolo negozio o tantomeno casa privata fu oggetto di violenza.
 Tornando a Goteborg, e' bene puntualizzare che il momento di massima
 violenza poliziesca e' coinciso col momento di massima distensione degli
animi: venerdi' sera la polizia ha accerchiato un parco in cui centinaia
di giovani avevano organizzato un rave. La festa e' stata sciolta con la
 violenza, i presenti si sono difesi in maniera scomposta, ed e' stato
quello il momento in cui la polizia ha aperto il fuoco. Il Black Bloc non era
 presente alla festa, il ragazzo colpito non ne faceva parte.[cfr.
 http://www.qwerg.com/tutebianche/phorum/read2.php?f=1&i=2861&t=2861]
 Il Black Bloc e' composto da attivisti politici, dai quali a volte puo'
 separarci - oltre alla teoria - la scelta delle tattiche e/o il modo di
 praticare l'obiettivo, ma non si tratta di cerebrolesi o di cani di Pavlov
 che sbavano alla vista dei manganelli.
Si tratta di attivisti molto piu' fantasiosi e meno tetri di quanto dica
la vulgata: nei giorni precedenti la contestazione di Quebec, il Black Bloc
di Buffalo (USA) si stacco' da un corteo anarchico, entro' in un quartiere
 degradato e si mise a raccogliere la spazzatura e pulire i marciapiedi. Ai
 giornalisti fu detto: "Avete scritto che avremmo devastato [to trash] la
 citta', e invece la spazzatura [trash] la stiamo raccogliendo".
 E' in corso un gravissimo tentativo di criminalizzazione di quest'area del
movimento, avallata anche da alcune correnti moderate. Noi ci rifiutiamo
di salvarci l'anima sulla pelle del Black Bloc, riconosciamo la loro piena
 legittimita' nel movimento e rifiutiamo la logica dei "buoni" e dei
 "cattivi".

 Tute Bianche di Bologna
 Wu Ming "

 Sicuramente ci deve essere lo zampino di qualche servizio segreto, oscura
 forza della reazione, Gladio o chissà!
 MAh!?
 Sempre più perplesso...
 G.Puletti