| Caro Pelanda,come  avevo già scritto, la dimostrazione della
          contiguità tra violenti e
 non violenti all'interno della sinistra è e rimane SOLO di
          facciata!
 Il documento che segue è stato prelevato direttamente dal sito
 www.tutebianche.org, è
          lì da consultare. Qualcuno, in Parlamento, se n'è
 accorto?
 
 "***Contro l'accerchiamento del Black Bloc***
 Author: Tute Bianche Bologna & Wu Ming (---.---.---.---)
 Date:   06-19-01 03:02
 
 CONTRO L'ACCERCHIAMENTO DEL BLACK BLOC
 
 Il Black Bloc e' una cosa seria. Non puo' essere banalmente
          identificato
 con atti vandalici e devastazioni irrazionali. E' una rete di gruppi
          di
 affinita' - prevalentemente (ma non esclusivamente) anarchici e
 libertari -
 diffusi nell'Europa continentale e in Nord-America. Esiste da
          anni,
 elabora strategie e tattiche ed e' disponibile a cambiarle in
          relazioni ai
 contesti, alle alleanze e agli obiettivi da perseguire. Va precisato
          che in Italia
 il Black Bloc non esiste ne' mai e' esistito.
 Come dimostra la storia recente del movimento, il Black Bloc non
          e' una
 realta' statica e si misura con pratiche differenti, lasciandosi
 contaminare, come si e' visto a Quebec City: durante la
          contestazione al
 vertice ALCA/FTAA, ha agito nel massimo rispetto della citta' e
          dei suoi
 abitanti, concentrando le energie nell'abbattimento del
          "Muro della
 Vergogna". Inoltre ha scelto di mutuare simboli e pratiche
          delle tute
 bianche, e ha agito di concerto con gli altri gruppi di
          affinita' presenti
 nella piazza [cfr.
 http://www.wumingfoundation.com/italiano/Giap/giap38-39.html].
 A Goteborg, al contrario di quanto s'immagina, il BB si e'
          relazionato
 alle tute bianche e ha deciso di muoversi all'interno di una cornice
          comune
 condivisa anche dai pacifisti. I problemi sono iniziati quando
          la
 stragrande maggioranza degli attivisti con ruoli di portavoce e
          responsabilita' di
 coordinamento sono stati arrestati "a scopo
          preventivo" durante il raid
 poliziesco di giovedi' sera. La mattina dopo, la polizia ha
          tagliato il
 corteo in due parti, isolando e caricando uno spezzone di
          manifestanti
 etichettato come "Black Bloc". A questi ultimi non e'
          rimasto altro che
 difendersi con quello che trovavano, e singoli dimostrantii
          hanno infranto
 alcune vetrine (sono le immagini che le tivu' di tutto il mondo
          hanno
 trasmesso a nastro continuo).
 Dire che a rompere le vetrine e' stato il Black Bloc e' come
          dire che a
 gettare la molotov sull'Eurostar e' stato Gaetano Bresci.
 Con cio' non intendiamo dire che il Black Bloc non abbia mai
          sfondato una
 vetrina. A Nizza, come confermato dalle cronache del
          "Corriere della
 Sera",
 furono colpite le sedi di tre banche e di alcune grandi
          multinazionali.
 Nessun piccolo negozio o tantomeno casa privata fu oggetto di
          violenza.
 Tornando a Goteborg, e' bene puntualizzare che il momento di
          massima
 violenza poliziesca e' coinciso col momento di massima
          distensione degli
 animi: venerdi' sera la polizia ha accerchiato un parco in cui
          centinaia
 di giovani avevano organizzato un rave. La festa e' stata sciolta con
          la
 violenza, i presenti si sono difesi in maniera scomposta, ed e'
          stato
 quello il momento in cui la polizia ha aperto il fuoco. Il Black Bloc
          non era
 presente alla festa, il ragazzo colpito non ne faceva parte.[cfr.
 http://www.qwerg.com/tutebianche/phorum/read2.php?f=1&i=2861&t=2861]
 Il Black Bloc e' composto da attivisti politici, dai quali a
          volte puo'
 separarci - oltre alla teoria - la scelta delle tattiche e/o il
          modo di
 praticare l'obiettivo, ma non si tratta di cerebrolesi o di cani
          di Pavlov
 che sbavano alla vista dei manganelli.
 Si tratta di attivisti molto piu' fantasiosi e meno tetri di quanto
          dica
 la vulgata: nei giorni precedenti la contestazione di Quebec, il Black
          Bloc
 di Buffalo (USA) si stacco' da un corteo anarchico, entro' in un
          quartiere
 degradato e si mise a raccogliere la spazzatura e pulire i
          marciapiedi. Ai
 giornalisti fu detto: "Avete scritto che avremmo devastato
          [to trash] la
 citta', e invece la spazzatura [trash] la stiamo
          raccogliendo".
 E' in corso un gravissimo tentativo di criminalizzazione di
          quest'area del
 movimento, avallata anche da alcune correnti moderate. Noi ci
          rifiutiamo
 di salvarci l'anima sulla pelle del Black Bloc, riconosciamo la loro
          piena
 legittimita' nel movimento e rifiutiamo la logica dei
          "buoni" e dei
 "cattivi".
 
 Tute Bianche di Bologna
 Wu Ming "
 
 Sicuramente ci deve essere lo zampino di qualche servizio
          segreto, oscura
 forza della reazione, Gladio o chissà!
 MAh!?
 Sempre più perplesso...
 G.Puletti
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