Lo confesso: Monsignor Milingo, Arcivescovo africano ha tutte le mie simpatie. È uomo di mondo, spiritossimo quando e quanto serve,
pranoterapeuta, esorcista, guaritore ma, soprattutto guaritore riconosciuto di
coscienze malate e sofferenti. Ha due occhi che sprizzano intelligenza e una notevole dose
di furbizia buona perché naturale. Se Mons Milingo non si offende, sembra un
Bertoldo nero, quel Bertoldo popolano furbissimo che fece sempre fesso Re
Alboino, chiedendo come ultima grazia di essere impiccato all’albero che gli
sarebbe piaciuto. Dicono le cronache del vernacolo toscano, che da 500 anni
quell’albero non si sia trovato e che perciò Bertoldo e la sua scorta
continuino a cercarlo …. Me lo rende simpatico anche il fatto che la Curia romana ha
sempre mal sopportato, anzi ha “odiato” questa sua grande capacità di
entrare in contatto con la gente, comprenderla e condividerne le angosce e
curarle. Da laico convinto, da sempre non credo a poteri
sovrannaturali e/o para- normali di cui alcuni uomini potrebbero essere dotati,
ma a poteri superiori a quelli di altri uomini sì. E Monsignor Milingo questi poteri limitati ad alcuni uomini
ce li ha, come ce li aveva un Ebreo, della discendenza di re Davide, 2000 anni
fa, e di cui ancora oggi si parla. E come quel Pranoterapeuta venduto per 30 denari, Mons
Milingo questi poteri li ha usati, non per sé ma per fare del bene alla gente
che gli chiedeva aiuto. Io penso, soprattutto se il vertice Fao verrà spostato in
Africa, a Dakar, che l’uomo giusto al posto giusto, per la Chiesa romana sia
lui e non cardinali bianchi o vescovi barricadieri o preti rossi
arruffapopoli.. Chi meglio di lui conosce le tristezze, le angosce, le
tragedie ultradecennali della sua Africa? Ed allora perché non nominare, plenipotenziario vaticano
per i problemi dell’Africa, della fame nel mondo, proprio lui? Soprattutto se
il vertice Fao viene spostato nei luoghi più interessati, come appunto è
l’Africa? In fin dei conti non sarebbe il primo prete cattolico
sposato, ci furono papi ricchi di figli, ci sono preti cattolici di rito
bizantino e albanese in Italia sposati regolarmente, (gli apostoli eccetto
Giovanni, mi risulta erano tutti sposati e non mi risulta ci fosse un
Autorevole veto per loro, a predicare ed insegnare). Un uomo come
Mons Milingo potrebbe essere il più accetto e il miglior mezzo di
comunicazione e di intermediazione con i suoi conterranei, a parte il fatto che
il problema della fame e della
povertà nel mondo, non sarebbe più un problema bianco o italo-centrico per la
chiesa cattolica. È più facile che possa essere ascoltato ed ubbidito Mons
Milingo che i cardinali italiani, così lontani dai problemi dell’Africa. Inoltre il Nostro ha una grande esperienza dalla sua ed
anche il fatto che ora sia coniugato gli rende più facile comprendere i
problemi della coppia e delle donne, non credete cari lettori e lettrici? E poi: per coloro che ci credono, decida il Creatore
dell’Universo, se Mons Milingo sia colpevole oppure no, ma nel frattempo
anche se lo si giudichi colpevole gli si sia una occasione unica di mettere al
servizio dell’umanità le sue eccezionali qualità umane, di comunicazione e
di guida. È più facile che in tema di famiglia, Aids, fame,
istruzione alle nuove generazioni, lavoro in comune da svolgere, venga
ascoltato un nero in terra di neri, un nero in terra di schiavi e sfruttati, un
nero che ha avuto riconoscimenti dai bianchi, piuttosto che il solito bianco
che si deve far perdonare secoli di sfruttamento coloniale che la sua faccia
bianca fa ricordare. Senza dimenticare che le teorie di Lenin, Stalin ed altri
bastardi comunisti, bianchi o neri di pelle, hanno finito per impoverire
l’Africa di quel poco che era rimasto dopo la fine del colonialismo. Se c’è una possibilità (oltre agli aiuti mondiali) di
convincere gli Africani che lavorare tutti insieme arricchirà e darà
sicurezza ai futuri africani e salverà l’Africa, ebbene è meglio un
pranoterapeuta nero al posto di un religioso bianco per santo ed onesto che
sia. E chi ci dice che l’esorcismo più importante, quello di
far perdere la paura e riacquistare la fiducia nel futuro, non riesca proprio a
Mons Milingo? A provare, con umiltà di cuore e coraggio di mente, non
costa nulla e l’Arcivescovo Milingo queste doti ce le ha: non per nulla ha
retto, con l’intelligenza di è stato dotato, in tanti anni, all’attacco
spesso subdolo, quasi sempre fazioso, sicuramente vigliacco e invidioso della
curia. Da ultimo spero che Mons Milingo leggerà questi miei
pensieri: l’amico Diaconale mi dice che se il Monsignore vorrà, l’Opinione
è pronta a dargli lo spazio che merita. All’Africa servono allenatori come Capello per far
crescere le nuove generazioni con speranza di vita e di serenità e Milingo
sarebbe, dal mio punto di vista, l’allenatore ideale per l’Africa. Gian Carlo Colombo gc.colombo@libero.it
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