27/10/2000

Egregio Prof. Pelanda, buona sera.

Ho appena finito di dilettarmi con il suo articolo odierno pubblicato su "Il Giornale".
Ho sempre nutrito il "sospetto", essendo uso fare la spesa, che l'inflazione reale fosse diversa da quella ufficiale, ma devo dire che finalmente anche altri cominciano a rendersi conto della fantasiosità di certe cifre propaleteci dai vari governi, almeno stando ai discorsi che sento in  giro.
In effetti quanto da lei descritto riflette in maniera esauriente la situazione attuale mia e di parecchi conoscenti: va sempre peggio! Personalmente le assicuro che se continuano ad abbassarmi le tasse dovrò andare a frugare nei bidoni dell'immondizia per mangiare, e non esagero! Va bene solo per quei cancheri che portano a casa 65 milioni al mese, malidetto chi ni coce il pane!
La realtà della situazione italiana è deprimente! Eppure tanti, anche tra coloro che ho sentito lamentarsi, continueranno a votare queste facce di bronzo (bronzo è un eufemismo): questo perché hanno paura che "il Berlusca" voglia fare i soldi sulla loro pelle, affamare operai e pensionati. Insomma, piuttosto che peggio.... Come si può fare ad organizzare una corretta informazione e sbugiardare questi assassini?
Poi, mettiamo caso di vincere le elezioni: l'associazione per delinquere si è infiltrata da anni in tutti i gangli vitali dell'amministrazione pubblica, riproducendosi all'interno di essa (a quando il posto ereditario?), e sicuramente sarà difficile fargli mollare l'osso; un'idea sarebbe quella di preparare da subito una "invasione" di quadri fedeli al Paese e non al centrosinistra, che possa insediarsi nei posti chiave immediatamente dopo le elezioni, rimuovendo le cellule cancerose, al limite con delle "promozioni" (promoveat ut amoveat), tanto per impedire alle prefiche di lanciare alti lai.
In secondo luogo è necessario porre mano immediatamente alle riforme secondo un disegno ed una tabella di marcia da approntarsi già da ora, in modo da non dare possibilità né tempo alla reazione.
Terzo, a tempo debito, tirare fuori i loro scheletri dagli armadi ed esporli al pubblico ludibrio; a proposito di questo, bisognerà però cautelarsi poiché sospetto che quelli abbiano agganci negli apparati statali che collaborano con il loro servizio informazioni (ogni volta che scoppia uno scandalo che li vede coinvolti ne tirano subito fuori uno, magari montato ad arte, che riguarda la destra).
Quarto, la Magistratura! Cosa si può dire di giudici e pubblici ministeri sempre pronti a lasciare a piede libero i delinquenti veri ed a condannare le persone per bene? Si potrebbe importare il modello americano, se non mantieni l'ordine e la sicurezza, vai a casa, altro che assunzione a vita!
Mi rendo conto di non essere stato chiarissimo, ma, scusi l'espresione, sono incazzato nero.
Mi sento come uno che sta per affogare a cui il bagnino spinge la testa sott'acqua. Per il suo bene, ovviamente.
MANDI!   Stefano Nobile - Arzignano, Vicenza