18/10/2000
Col presente vorrei sottolineare il mio più profondo disappunto e anche la mia grande... incazzatura contro le scelte del governo Amato a riguardo dell'asta per l'assegnazione delle licenze UMTS. trovo semplicemente scandaloso che il governo abbia scelto di aggiudicare le licenze e le frequenze semplicemente tramite asta. Il governo ha badato solo al suo introito attuale per fare ..bella figura alle prossime elezioni. Nessuno, nemmeno gli organi di stampa vicini all'opposizione, hanno sollevato la questione. Gli astronomici costi delle licenze, le società che se le aggiudicheranno, inevitabilmente e logicamente li faranno gravare sugli utenti, limiteranno gli investimenti in infrastrutture ed in tecnologie, le tariffe elevate limiteranno le potenzialità di sviluppo. Grandi investimenti in tecnologia avrebbe dato origine a sviluppo economico, a occupazione tecnologica, a migliorare le entrate fiscali a medio e lungo termine, avrebbe dato un maggior vantaggio competitivo all'Italia, avrebbe............ molti altri vantaggi. Invece questo sciagurato governo di sinistra ha preferito incassare a scapito del beneficio generale. Si poteva sperare in qualcosa di più sensato, ma, dimenticavo, siamo governati da un governo di sinistra.
Cordialmente Antonio Monesi (Rovigo)

 

10/10/2000

Salve Professore!

Come anticipato invio il primo di una serie di miei interventi approfittando della disponibilità del Suo sito per esprimere alcuni miei sentimenti e fare alcune mie osservazioni.

Inizio da un tema di attualità: l’acquisto da parte di ENEL di INFOSTRADA.

È assolutamente inconcepibile che ad ENEL venga permesso di acquisire il controllo dell’operatore privato di telefonia INFOSTRADA. ENEL rappresenta un ex monopolista che sta ancora (e chissà ancora per quanto!) godendo dei privilegi del monopolio  elettrico. ENEL possiede una serie di centrali, per la generazione di energia elettrica, tra le più obsolete, tecnologicamente, del continente. Mediamente gli impianti hanno un grado di vetustà impressionane; hanno efficienze termodinamiche scandalose. Cosa fa? Diversifica ed entra in altri settori acquisendo il controllo di una macchina da soldi come l’acquedotto pugliese, investe ingenti risorse in STREAM, investe un patrimonio in WIND e, dulcis in fundo, spende 25000 miliardi per l’acquisto di INFOSTRADA. Sottolineo che ENEL è ancora a grande partecipazione statale. Fantastico!

L’Italia è uno dei Paesi europei che tramite il suo “mitico” governo di sinistra e tramite il “mitico” Amato si vanta di aver percorso con maggior decisione la strada delle privatizzazioni. Vanno in giro dicendo che hanno liberalizzato vari settori e poi permettono che un ente statale camuffato da società privata spenda i soldi dei cittadini in tutto tranne che nel suo core business: la generazione di energia. L’Italia è il Paese dove l’energia costa più cara e questo va a scapito della competitività del sistema Paese. Dipendiamo in maniera esagerata dal petrolio e non facciamo ricerca; dovremmo effettuare i revamping di quasi tutte le centrali elettriche, magari passando alla cogenerazione, ed invece investiamo in televisione o telefonia. Certo, sono le attività che possono dare molti guadagni nel breve periodo ma, sottolineo, ENEL, gode ancora di privilegi e, soprattutto, è ancora a fortissima partecipazione statale. Di questi guadagni ne potremo godere i fruttti? Certo forse nei sogni! Un governo che aspira al bene del Paese non doveva permetterlo!

Ma dimenticavo abbiamo un governo di sinistra!

Saluti al prossimo.

Antonio