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12/09/2000

 Arezzo 12 Settembre 2000


 Egregio Prof. Pelanda,
 sono un lettore del Giornale e leggo sempre con piacere i suoi articoli,
 così chiari ed incisivi.
 Facendo riferimento al tema a lei così caro, quello sulla scarsa
 propensione ad investire in ricerca e sulla scriteriata politica seguita
 dai governi succedutisi in Italia nel dopoguerra, vorrei raccontarle una
 storia che ha dell'incredibile.
 Io sono un libero professionista che svolge, ormai da molti anni, attività
 di promozione commerciale nell'ambito del settore informatica (sistemi
medi
 IBM e software applicativo per aziende medio-grandi).
 Da qualche anno sto aiutando un vecchio amico, inventore autodidatta, con
 esperienza di ricerca fatta in Svizzera negli anni '60 e titolare ad oggi
 di circa 20 brevetti in settori disparati, prevalentemente elettronica e
 meccanica (tanto per fare un esempio vi sono società di ricerca di
 proprietà IRI che hanno 3 brevetti).
 In particolare possiede due brevetti estesi a livello internazionale,
 relativi ad una nuova generazione di motori elettromagnetici lineari, con
 caratteristiche uniche e rivoluzionarie, dei quali sono state cedute per
 mio tramite le licenze di fabbricazione a due grandi aziende Italiane.
 Sarebbero eccezionali anche per trazione (auto,bus,etc.) ma risulta
 difficile al momento trovare un acquirente.
 Ma non è di questo che voglio parlarle, ma di un progetto (non ancora
 brevettato perchè non abbiamo un acquirente) relativo ad un nuovo processo
 di generazione di energia totalmente innovativo (non si tratta di processi
 nucleari o di fusione), non inquinante ed a costi bassissimi.
 Il processo è applicabile sia alla produzione di piccoli impianti
domestici
 che alla costruzione di grandi centrali.
 Il processo è di tipo elettrochimico (non fuel-cells).
 L'inventore dispone di un prototipo e può, previ accordi di tipo
 procedurale ed economico, organizzare una dimostrazione.
 Ritengo che la portata di questa scoperta debba essere di  interesse di
uno
 Stato.
 In Italia è impossibile collocare un simile progetto.
 In questo frangente, con il petrolio alle stelle, è forse arrivato il
 momento di fare ricorso a tecnologie e fonti innovative.
 Ringraziandola per quanto vorrà fare ed a sua disposizione per qualsiasi
 chiarimento, voglia gradire con l'occasione i miei più cordali saluti.


                                                  Dr. Giovanni Lenzi