18/01/2001

Egregio professore, sono un suo estimatore e la seguo da tempo sulle pagine del Giornale, trovo che le sue analisi sul modo di ridurre il peso dello Stato siano decisamente condivisibili da tutti anche se gli attuali governanti probabilmente non ne hanno la facoltà inpastoiati come sono nella macchina burocratica che è parte della loro stessa natura.

Da un certo periodo mi sono avvicinato alle teorie del liberalismo e anche del libertarismo con letture interessanti fra le pubblicazioni di Leonardo Facco e della Liberilibri, a tal proposito vorrei manifestarle la mia vicinanza ideale al concetto di miniarchia vista da me come sistema non dico perfetto ma forse più attuabile nel breve periodo a confronto con soluzioni estreme come quelle degli anarco individualisti.
Come capirà sono un neofita e una sua eventuale riflessione ed opinione in merito mi farebbe molto piacere.
Con rinnovata stima le porgo i più cordiali saluti
Andrea Traversa.
 
 
 
P.S. Ho scritto stato con la esse maiuscola e un pò me ne vergogno.