14/10/2000

Prof. Pelanda,
 sono un giovane studente universitario,premesso che la seguo da tempo su
 Il Giornale le pongo una semplice  domanda e la prego di rispondermi quando ne avrà
 tempo perchè sono curioso di quello che mi dirà.La questione è
 questa:riuscirà Berlusconi ad operare la famosa rivoluzione copernicana
e a ridare di conseguenza nuove speranze a noi giovani che  purtroppo il
 futuro lo vedono sempre meno roseo a causa di questo governicchio post
comunista che piuttosto che pensare al paese ha passato il proprio tempo per
stringere sempre più i rapporti con i famosi poteri forti dell'economia
 italiana.Infine una richiesta:perchè in futuro sul quotidiano diretto da
 Belpietro non ci propone un bel reportage sul miracolo dell'economia
 americana,è un argomento complesso ma assai interesante per capire come
 abbiano fatto negli States a creare un meccanismo in grado di creare
 milioni di posti di lavoro negli ultimi anni.Se ne parla spesso ma credo troppo
in maniera generica ed invece l'argomento meriterebbe approfondimenti seri
 che vadano ad occupare magari un'intera pagina di giornale per più giorni. Se
possibile naturalmente.Nell'attesa di una sua risposta attraverso posta
 elettronica le auguro buon lavoro
 Emiliano.

14/10/2000


Professor Pelanda, scusi se le mando il terzo messaggio in quindici ore però ho delle
curiosità che lei attraverso posta elettronica deve levarmi il più presto
 possibile;naturalmente quando ne avrà tempo.Leggendo il suo
curriculum-vitae e un suo articolo su "Il Giornale" mi chiedo come abbia fatto ad inserirsi
partendo dal nulla all'interno del sistema universitario americano come
ricercatore e docente dopo che aveva constatato che in Italia la teoria
sulla concorrenza veniva per l'ennesima volta superata da quella sul
protezionismo e sulla raccomandazione che ha portato il nostro paese a
diventare una barzelletta internazionale in molti settori.Sistema
scolastico ed economico ne sono due esempi lampanti.Tornando alla mia domanda mi
chiedo se lei quando ha preso quel famoso volo per gli States parlasse già in
 maniera perfetta l'inglese o se l' ha perfezionato sul posto?Non conosceva
nessuno quando si è proposto nelle università statunitensi che potesse
inserirla nell'ambiente e che tipo di requisiti aveva oltre alla
laurea?Quanto è stata dura visto la concorrenza che c'è nel settore poichè
 la loro percentuale di laureati non è nemmeno paragonabile alla nostra?
Lei preferirebbe vivere e crescere un figlio in USA o in Italia?Mi risponda
 prendendo in considerazione scuola,sanità,lavoro,economia,prospettive
future e cultura della gente(comportamenti in generale ed educazione) e via
 dicendo.C'è molta differenza fra Stati Uniti ed Inghilterra secondo lei
nei settori citati? I laureati in legge in Usa dopo la laurea devono svolgere
 due anni di tirocinio e fare poi l'esame per l'ammissione all'ordine,senza
 prendere una lira,come in Italia?Oppure è diverso il loro percorso
 post-laurea in quel settore. A Londra invece che percorso devono affrontare
 gli studenti dopo la laurea in giurisprudenza? Ultima questione che le
pongo. Berlusconi riuscirà ad operare questa famosa svolta copernicana
oppure le possibilità sono minime?Aspetto sue risposte alle numerose
domande(forse troppe)che le ho rivolto.Scusi se ho esagerato nel dilungarmi però vorrei
 capirci qualcosa in più sulle questioni affrontate.
 Buon lavoro.
 Emiliano.