Caro professore,
mi chiamo Roberto LUCARINI, ho 38 anni ed una
splendida famiglia (moglie e due bambine). Ho avuto la sciagurata idea
di fare la professione di dottore commercialista, che - In Italia -
significa sudare sette camicie 365 giorni dell'anno. Collaboro con il
settimanale fiscale de Il Sole 24 Ore. Conosco quindi, molto bene, i
trucchi e le malefatte del nostro Stato, e le contromosse, e le
altrettante malefatte, delle imprese, operate per sopravvivere. Uno
Stato vampiro, insomma, che ben si incarna nella faccia del Min. Visco
(che ho avuto, ahime', come insegnate di scienza delle finanze all'Universita'
di Pisa). Da sempre sono lettore de Il Giornale, quindi anche suo.
Oggi ho letto il suo articolo (a proposito, i
miei complimenti perche' lei e' molto chiaro e schietto).
Concordo totalmente con la sua idea. Solo una
detassazione puo' far affrontare alle imprese - lasciando loro libera la
valvola dell'autofinanziamento - dei nuovi veri investimenti. Solo una
detassazione puo' lasciare nelle nostre tasche piu' denaro per
incrementare i consumi. E' l'ora che si capisca: meno imposizione
diretta, da cui si genereranno piu' consumi e - per conseguenza logica -
piu' entrate da imposte indirette. Piu' giustizia e liberta', insomma.
Scelta a noi: se e cosa consumare. Chi sceglie di consumare partecipera',
quindi, all'introito statale. Ma l'economia, lei mi insegna caro
Professore, prendera' ossigeno, la moneta - il vero motore - muovera' il
tutto.
Con questi personaggi che hanno oggi
posti di potere c'e' poco da sperare. La loro fede nello Stato, nel
collettivo, e' insuperabile. Si ammantano di una parvenza di liberismo,
ma e' un trucco, neanche tanto ben riuscito. Occorrono, come lei diceva
tempo addietro, le bandiere blu. Speriamo tra pochi mesi...
Se ha tempo visiti il mio modesto sito www.lucarinir.it,
dove puo' trovare un po' di fantasia e di scrittura. Un tentativo per
essere davvero liberi !
Adesso concludo, per non tediarla oltre. Spero
solo che risponda a questo mio messaggio. Sara' per me un onore.
Cari saluti, ancora complimenti e Buon Natale.
Roberto LUCARINI
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