23/10/2000
Egregio Professore,
                              Nell'aprile '96 Lei fu "infelice" ed autorevole profeta su come la sinistra avrebbe governato, io proverò in modo più brutale ad esserlo su come farà opposizione.
Ieri l'altro abbiamo visto a Milano una parata di facce, la cui espressione oscilla tra la faccia da "gulag" e quella da "stato sociale".
 La loro testa può al massimo produrre l'IRAP, ma non sono stupidi hanno capito già da tempo che hanno enormi probabilità di perdere le politiche, per cui hanno già pianificato la "resistenza" che assomiglierà molto all'operazione terra bruciata attuata dai russi in occasione delle invasioni di Napoleone e di Hitler.
Stanno programmando i danni in modo che si dovrà avanzare in un terreno desolato . Durante il percorso esploderanno ordigni a tempo che creeranno malcontento,un esempio per tutti la revisione della riforma Dini nel 2001. Saranno tanti i nodi che verranno al pettine e la colpa sarà del barbiere del momento. Non mancherro le incursioni di guerriglia, vedremo spesso nella nostre strade i leoncavallini compiere le loro prodezze. Siccome le minoranze organizzate hanno la capacità di far credere che l'unica opinione sia la loro, basterà la pisciata di un cane per vedere gli agitatori di professione inveire in ogni sede contro le alluvioni di stato ed i soccorsi che sono lenti ed inadeguati.
Io mi aspetto questo, le variabili sono:
-le condizioni internazionali se vorranno boicottare o no il nuovo governo
-quanto gli italiani sapranno abbandonare il loro atavico cinismo; comprendendo che oggi il mondo in due anni cambia più che in un decennio,per cui il modo abnorme in cui negli ultimi 30 anni siamo stati governati non può più reggere.
-non sempre il gatto mangia il topo.
Spero di sbagliarmi e di non dover sottostare per un po' a questi buonisti buoni a nulla "più uguali degli altri". Il governo dei "maiali" sta finendo; per noi semplici "animali da soma" innamorati del lavoro rimane la tristezza di averli visti posare l'ancora in anni in cui il vento era tale che bisognava spiegare le vele. Chi era lo skipper?
Cordiali saluti.
Paolo Borri