Disastro e azione umana

Introduzione multidisciplinare allo studio del comportamento sociale in ambienti estremi

Bernardo Cattarinussi e Carlo Pelanda (a cura di)

Angeli, Milano, 1981

 

Presentazione del volume:

 

Benché i disastri naturali siano più antichi dell’umanità, gli studi sociali relativi a terremoti, inondazioni ed altri eventi catastrofici sono un fenomeno recente. Questo libro rappresenta il primo contributo scientifico offerto in Italia alla comprensione del tipo di reazioni e dei modelli di adattamento che hanno luogo — a breve e a medio periodo e a livello sia individuale che di gruppo — in comunità sottoposte a fasi acute di deterioramento ambientale.

Presentando i risultati di ricerche empiriche condotte a seguito di alcuni casi recenti di catastrofi, naturali o tecnologiche, che hanno colpito aree del nostro paese (dal terremoto del Friuli al disastro dell’lcmesa), il volume propone un indirizzo volutamente interdisciplinare, frutto di un confronto tra sociologi, economisti, politologi, geograf i, psicologi e urbanisti.

Pur nella molteplicità delle prospettive adottate, l’analisi ha tuttavia concordato nel sottolineare come la vulnerabilità, la stabilità, le dinamiche degenerative e rigenerative dei sistemi (sociali, politici ed economici) esposti a improvvise crisi ambientali siano funzioni complesse del tipo di “normalità” in cui si avvera l’evento raro, locale e dannoso.

Oltre che allo studioso e al ricercatore, il volume si rivolge quindi ai responsabili ai vari livelli perché adottino politiche di prevenzione utili a limitare gli effetti distruttivi dei disastri, non solo nelle fasi più acute e immediate delle catastrofi, ma anche nel periodo successivo della ricostruzione.

Indice:

Presentazione, di E.L. Quarantelli

Introduzione

1.       Fasi acute del disastro: minaccia e allarme; impatto e reazione immediata. Una prospettiva sociologica, di C. Pelanda

1.         Aspetti di cornice dell’evento raro

2.         Livello individuale e di piccolo gruppo

2.1      Minaccia

2.2      Impatto e reazione immediata

3.         Livello dell’organizzazione

3.1      Minaccia

3.2      Impatto e reazione immediata

4.         Livello di comunità

4.1      Minaccia

4.2      Impatto e reazione immediata

2.       Il processo di ricomposizione comunitaria dopo il disastro, di B. Cattarinussi

1.         Premessa

2.         Rimedio

2.1      Livello individuale e di gruppo primario

2.2      Livello comunitario

2.3      Livello societario

3.         Ricostruzione

4.         Considerazioni finali

3.       Il sistema degli aiuti internazionali,di G. Delli Zotti

1.         Introduzione

2.         Paradigmi delle relazioni internazionali e solidarietà internazionale

3.         Classificazione degli attori

4.         Il modello

5.         Il flusso delle informazioni

6.         Il flusso degli aiuti internazionali

7.         Il modello e gli eventi sismici del 1976

7.1      Aiuti internazionali ed entità del danno

7.2      Gli attori e i flussi di aiuto

7.3      Le determinanti dell’aiuto provenienti dagli stati-nazione donatori

7.4      Dinamica dell’aiuto internazionale: le fasi dell’intervento

8.         Conclusioni

4.       Aspetti socio-economici nel processo di ricostruzione, di F. Battisti

1.         Premessa

2.         Varietà, conflitti e scelte negli obiettivi per la ricostruzione

3.         Aspetti economici e sociali della ricostruzione

4.         Conclusioni

5.       Le conseguenze delle variazioni ambientali di natura estrema: aspetti economico-quantitativi, di M. Strassoldo

1.         Premessa

2.         I comportamenti delle unità economiche

2.1      L’approccio attuariale

2.2      I processi di adattamento delle famiglie

2.3      I processi di decisione delle imprese

2.4      Le scelte dell’operatore pubblico

2.5      I comportamenti delle famiglie e delle imprese non colpite

3.         Il sistema economico

3.1      Le conseguenze per il sistema economico

3.2      Le dimensioni economiche della ricostruzione

3.3      Gli effetti sulle aree non colpite

4.         Ulteriori linee di ricerca

6.       Introduzione ecologico-geografica allo studio delle catastrofi naturali, di M.P. Pagnini

1.         Uomo e ambiente naturale come sistemi interattivi

2.         L’approccio ecologico-geografico

3.         Diffusione spaziale dell’evento distruttivo

4.         Conclusioni

7.       Gli aspetti spazio-temporali dei disastri: approccio urbanistico, di L. Di Sopra

1.         Presentazione

2.         I tre sottosistemi dell’insediamento

3.         Aspetti temporali e spaziali dei danni: domanda e offerta di aiuti

3.1      Dentro e fuori il disastro

3.2      Destabilizzazione e riabilitazione del supporto territoriale

3.3      I danni strutturali

3.4      L’esposizione nel tempo e la domanda sociale

4.         Conclusioni

8.       Vulnerabilità, stabilità e degenerazione dei sistemi. Nota generale di sintesi, di L. Di Sopra, C. Pelanda, M. Strassoldo

1.         Vulnerabilità

2.         Stabilità e degenerazione dei sistemi

3.         Orientamento disciplinare

4.         Orientamento pratico

Appendice empirica

9.       Psicosociologia dell’attentato ambientale. Il caso della comunità terremotata di Venzone (Friuli), di C. Pelanda

1.         Aspetto concettuale dell’approccio

2.         La ricerca. Nota tecnica

3.         Descrizione sintetica delle fasi del disastro

4.         Andamento dei livelli di tensione psicofisiologica (Tpf) nel biennio seguente il terremoto. Descrizione generale

5.         Barriere ambientali nel post-impatto

6.         Livelli di reattività individuale alle barriere ambientali nel post-impatto. Ipotesi di fase

6.1      t0, fase del soccorso e della prima emergenza (maggio 1976)

6.2      t1, fase del primo rimedio (estate 1976)

6.3      t2, fase dello sfollamento (settembre 1976-maggio 1977)

6.4      t3 (estate 1977). Fase del reinsediamento e del secondo rimedio

6.5      t4. Inizio della fase di ricostruzione; risposta individuale di medio periodo al disastro (agosto 1978)

7.         Ipotesi di processo ed osservazioni propositive ai livelli di gruppo familiare e individuale

7.1      Perdita della funzione equilibratrice delle tensioni individuali da parte dell’ambito familiare nel biennio seguente il terremoto

7.2      Costanza della risposta individuale al disastro in base alle caratteristiche predeterminate

8.         Conclusioni

10.     Deterioramento ambientale, livelli individuali di risposta e bl-lancio soggettivo: il caso dell’alluvione del 1978 in Valle Vigezzo (Piemonte), di A.A. Boileau e C. Pelanda

1.         Presentazione

2.         Livelli di risposta individuale nelle fasi acute del disastro

2.1      (A) La scoperta

2.2      (B) L’allarme

2.3      (C) L’impatto

2.4      (D) Rinforzo dell’allarme durante l’esaurirsi del fenomeno alluvionale

2.5      (E) Reazione di breve periodo

2.6      Conclusione

3.         Bilancio soggettivo del disastro

3.1      Settori colpiti e tempi di ricomposizione: bilancio e previsione

3.2      Il ruolo delle esperienze personali e delle conseguenze materiali subite

3.3      Orientamenti verso l’assetto amministrativo

3.4      Conclusione

11.     I giovani nel processo di ricostruzione in Friuli: percezioni e aspettative, di B. Cattarinussi e A. Moretti

1.         Premessa

2.         Dati fattuali

3.         Vita in prefabbricato

4.         Il terremoto

5.         Conclusioni

12.     Percezione del danno ecologico e della società industriale in un campione di bambini di età scolare, di A. Quadrio e L. Venini

1.         Premessa

2.         Campione e metodologia

3.         Analisi dei risultati

3.1      Analisi qualitativa

3.2      Analisi quantitativa

13.     Comportamento elettorale e processi amministrativi dopo terremoto del Friuli, di B. Tellia

1.         Premessa

2.         Il comportamento elettorale in una zona disastrata

3.         Gli enti locali di fronte ad una calamità

4.         Conclusioni

14.     Riflessione finale