ENGLISH VERSION


Dati personali
Pubblicazioni
Articoli
CAP TV
Interviste
Voci dei lettori

 CERCA


Carlo A. Pelanda
X  

MENU   VITA   ARTICOLI   INTERVISTE
fb Tw print

Carlo Pelanda: 2014-6-9L' Arena,
Giornale di Vicenza,
Brescia Oggi

2014-6-9

9/6/2014

La ripresa del credito è in vista

I fattori principali che rallentano la ripresa sono: la restrizione del credito, l’eccesso di drenaggio fiscale, il valore di cambio elevato dell’euro. Le recenti misure della Bce aumenteranno l’offerta di credito potenziale alle imprese. In particolare, attraverso il programma T-LTRO la Bce presterà alla banche denari a basso costo alla condizione che questi vengano impiegati per finanziare le aziende. Quanto si sentirà l’effetto benefico? Da settembre in poi. Entro fine giugno la Banca d’Italia preparerà gli schemi per l’operatività del programma nel sistema bancario italiano. Due temi cruciali. La Bce non ha voluto estendere la facilitazione del credito ai mutui immobiliari per non alimentare bolle in alcune aree dell’Eurozona. Ma in Italia il settore immobiliare è depresso e va stimolato con assoluta priorità. Probabilmente Bankit studierà un modo per far fluire il credito verso le famiglie alla ricerca di un mutuo casa. Altrettanto importante è l’ipotesi di ridare accesso al credito alle imprese che lo hanno perso perché ferite nel conto economico ed in quello patrimoniale nel recente passato recessivo, ma vive e con prospettiva di continuità. Questa fondamentale azione di ripristino della circolazione sanguigna nel corpo ancora malato dell’economia italiana dovrà essere armonizzata con il fondo di garanzia statale dei prestiti, che è stato potenziato fino a 10 miliardi. Penso di esprimere l’opinione di tutti nell’augurare che questi segnali, finalmente, di attivismo anticrisi diventino realtà il prima possibile. C’è meno ottimismo, tuttavia, sul fronte della riduzione dei pesi fiscali: non c’è alcunché all’orizzonte di veramente significativo. Sul piano del cambio il mercato internazionale sembra non aver trovato motivi nell’azione espansiva della Bce per far scendere l’euro contro dollaro in misura sufficiente per dare impulso all’export europeo. Ciò sembra strano perché la Bce ha ridotto il costo del denaro allo 0,15% nonché aumentato notevolmente in diversi modi la liquidità del sistema, azioni che tipicamente indicano una postura svalutativa. Ma è meno strano se si osservano alcuni dettagli dell’azione Bce, per esempio la dichiarazione che i tassi non scenderanno più, che hanno limitato il segnale svalutativo. Probabilmente la Bce ha scambiato con la Germania, irritata dalla manovre espansive, il mantenimento del cambio forte con il consenso per fare il resto. Comunque per l’Italia sono più importanti il ripristino del credito ed il riavvio del settore immobiliare. Se verranno confermati, la crescita nel secondo semestre avrà impulso, promettendo un 2015 migliore delle previsioni correnti.

(c) 2014 Carlo Pelanda
FB TW

(c) 1999 Carlo Pelanda
Contacts: letters@carlopelanda.com
website by: Filippo Brunelli
X
La tua privacy è importante
Utilizziamo, senza il tuo consenso, SOLO cookies necessari alla elaborazione di analisi statistiche e tecnici per l'utilizzo del sito. Chiudendo il Cookie Banner, mediante il simbolo "X" o negando il consenso, continuerai a navigare in assenza di cookie di profilazione. More info

Tutti Cookie tecnici Cookie analitici di terze parti

Accetto Chudi